·        
State abbandonando il sito web di Lundbeck Italia S.p.A. e vi state dirigendo ad un altro sito. Qualora il sito di atterraggio appartenga al Gruppo Lundbeck, vi informiamo che Lundbeck Italia S.p.A. non ne ha alcun controllo. Qualora il sito di atterraggio non appartenga al Gruppo Lundbeck, vi informiamo che Lundbeck Italia S.p.A. non risponde dell’attendibilità né della correttezza né della conformità alle disposizioni legislative e regolatorie applicabili in Italia dei contenuti di tale sito, declinando ogni responsabilità rispetto a quanto offerto all’interno dello stesso.

Cancel

Malattia di Alzheimer

Comprendere la malattia di Alzheimer 

La malattia di Alzheimer è un disturbo neurologico caratterizzato da una lenta e progressiva neurodegenerazione associata a problemi di memoria, difficoltà nello svolgere le normali attività quotidiane e disturbi del comportamento. 

overview sulla malattia di alzheimer

La malattia di Alzheimer è un disturbo neurologico caratterizzato da una lenta e progressiva neurodegenerazione associata a problemi di memoria, difficoltà nello svolgere le normali attività quotidiane e disturbi del comportamento. La sua frequenza di insorgenza si verifica soprattutto in persone di età superiore ai 65 anni.

 

 

Nel corso della malattia, le aree cerebrali degenerano, con disfunzione e morte cellulare, perdita graduale di memoria, problemi di ragionamento o giudizio, disorientamento, difficoltà di apprendimento, perdita delle capacità di linguaggio e progressiva perdita di capacità nello svolgimento delle attività quotidiane.2-3 Tali alterazioni incidono sempre di più sulla vita quotidiana del paziente, riducendone l’autonomia, fino a renderlo completamente dipendente dagli altri.2

 

La malattia di Alzheimer può avere anche un enorme impatto su chi si prende cura dell’individuo che ne è affetto.4 La maggior parte dei caregiver sono parenti stretti che offrono assistenza a domicilio, un ruolo impegnativo ed estenuante che impone un grosso carico emotivo e fisico.3-4

 

Informazioni sulla malattia di Alzheimer

La malattia di Alzheimer rappresenta è il disturbo neurodegenerativo più comune. I sintomi possono essere classificati, a grandi linee, in deficit cognitivi, funzionali e disturbi del comportamento/psicologici. Nel corso della malattia, le aree del cervello degenerano, causando perdita cellulare e disfunzione, perdita graduale di memoria, problemi di ragionamento o giudizio, disorientamento, difficoltà di apprendimento, perdita della proprietà di linguaggio e della capacità di svolgere le attività quotidiane.2

  • 50 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di demenza (la malattia di Alzheimer è la causa più comune di demenza e può contribuire al 60-80% dei casi)2
  • La malattia di Alzheimer è il disturbo neurodegenerativo
    più comune e si manifesta più frequentemente nelle persone di età superiore a 65 anni1
  • Il costo sociale globale della demenza ammonta a 818
    milioni di dollari e salirà a 2 miliardi di dollari entro il 203011

sintomi

I sintomi della malattia di Alzheimer emergono gradualmente, nell’arco di qualche anno, e variano da persona a persona.3 I primi a comparire sono, di solito, la perdita di memoria e la leggera confusione.3 I sintomi della malattia di Alzheimer si distinguono in cognitivi, funzionali e comportamentali.

 

  • Deficit cognitivi: compromissione della memoria a breve termine (come la difficoltà nel ricordare eventi recenti, l’essere ripetitivi, perdere oggetti in casa, avere scarsa organizzazione), difficoltà nel prendere decisioni, comprensione limitata dei concetti di tempo e spazio, ridotta capacità di apprendimento e problemi nel riconoscere amici e familiari.3,5-6
  • Deficit funzionali: riduzione della capacità di svolgere le attività della vita quotidiana. Difficoltà nel gestire le finanze, negli spostamenti e nella cura di sé (mangiare, vestirsi, mantenere l’igiene personale), oltre a disturbi dell’equilibrio e instabilità nei movimenti.3,7 Chi soffre di malattia di Alzheimer nella maggior parte dei casi è destinato a diventare completamente dipendente dai caregiver.3,7
  • Disturbi comportamentali: i pazienti possono sviluppare disturbi comportamentali che aumentano il carico assistenziale. Questi includono: ritiro dalle attività sociali, apatia/indifferenza, umore depresso, ansia e agitazione.3 Le alterazioni comportamentali sono particolarmente difficili da gestire per la famiglia e per il caregiver e, spesso, sono la ragione per cui i pazienti vengono trasferiti in istituti o case di cura.9

Segni premonitori precoci10

1.  Perdita di memoria che interferisce con la vita quotidiana

2.  Difficoltà nell’affrontare e risolvere problemi

3.  Difficoltà nel portare a termine faccende domestiche o impegni al lavoro o nel tempo libero

4.  Disorientamento spazio-temporale

5.  Difficoltà nel comprendere immagini o relazioni spaziali

6.  Difficoltà nel comunicare oralmente e per iscritto

7.   Riporre le cose nel luogo sbagliato e non essere in grado di andare a ritroso, lungo lo stesso         percorso, per poterle ritrovare

8.  Scarsa capacità di giudizio

9.  Ritiro dal lavoro o dalle attività sociali

10. Cambiamenti dell’umore e della personalità

50 milioni

di persone in tutto il mondo soffrono di demenza (la malattia di Alzheimer è la causa più comune di demenza e può contribuire al 60-70% dei casi)1

 818 milioni di dollari

è il costo sociale globale della demenza; destinato a salire a 2 miliardi di dollari entro il 203011

Epidemiologia e impatto

In tutto il mondo, 50 milioni di persone soffrono di demenza..2 Con l’aumento della popolazione  anziana, ogni anno ci sono quasi 30 milioni di nuovi casi.1 L’OMS prevede che la prevalenza della demenza quasi raddoppierà ogni 20 anni e che, entro il 2050, 152 milioni di persone soffriranno di questa patologia.1

 

La malattia di Alzheimer è la causa più comune di demenza e rappresenta il 60-80% dei casi.3 Il costo sociale globale della demenza ammonta a 818 miliardi di dollari, e salirà a 2 miliardi di dollari entro il 2030.11

Alle persone che temono di avere i sintomi della malattia di Alzheimer, o li riconoscono nei loro cari, si raccomanda di consultare un medico per ricevere consigli e supporto.

Diagnosi e cura

Si raccomanda a chi teme di avere i sintomi della malattia di Alzheimer, o teme li abbia uno dei suoi cari, di rivolgersi al medico per ricevere consigli e supporto. La diagnosi di malattia di Alzheimer si basa su colloqui con il paziente ed il caregiver, talvolta con l'ausilio di esami del sangue e di neuroimaging. Esistono numerose scale di valutazione che possono essere usate per identificare i sintomi e la gravità della malattia.

 

Ad oggi non esiste una cura per la malattia di Alzheimer, ma sono disponibili trattamenti in grado di alleviarne i sintomi e la ricerca continua.1 Sebbene i trattamenti attuali non siano in grado di arrestare la progressione della malattia, essi possono temporaneamente rallentare il peggioramento dei sintomi della demenza e migliorare la qualità di vita dei pazienti e conseguentemente dei caregiver.1 

1.    Alzheimer’s Association. What is Alzheimer’s disease: https://www.alz.org/alzheimers-dementia/what-is-alzheimers.
2.    World Health Organization. Dementia fact sheet. 2020. Available at: https://www.who.int/en/news-room/fact-sheets/detail/dementia. Accessed January 2020.
3.    Alzheimer’s Association. Alzheimer’s Association Report. 2020 Alzheimer's disease facts and figures. Alzheimers Dement 2020; 16 (3): 391–460.
4.    Georges J, Jansen S, Jackson J, et al. Alzheimer’s disease in real life – the dementia carer’s survey. Int J Geriatr Psychiatry 2008; 23 (5): 546–551.
5.    Joubert S, Joncas S, Barbeau E, et al. Cognition. In: Gauthier S (ed.). Clinical Diagnosis and Management of Alzheimer’s Disease, Third Edition. Oxon: Informa Healthcare, 2007.
6.    Rainville C, Caza N, Belleville S, Gilbert B. Neuropsychological assessment. In: Gauthier S (ed.). Clinical Diagnosis and Management of Alzheimer’s Disease, Third Edition. Oxon: Informa Healthcare, 2007.
7.    Sarazin M, Horne N, Dubois B. Natural decline and prognostic factors. In: Gauthier S (ed.). Clinical Diagnosis and Management of Alzheimer’s Disease, Third Edition. Oxon: Informa Healthcare, 2007.
8.    Gélinas I. Functional autonomy. In: Gauthier S (ed.). Clinical Diagnosis and Management of Alzheimer’s Disease, Third Edition. Oxon: Informa Healthcare, 2007.
9.    Teng E, Cummings JL. Behaviour. In: Gauthier S (ed.). Clinical Diagnosis and Management of Alzheimer’s Disease, Third Edition. Oxon: Informa Healthcare, 2007.
10.  Alzheimer’s Association. 10 Early Signs and Symptoms of Alzheimer’s: https://www.alz.org/alzheimers-dementia/10_signs.
11.  World Health Organization. Dementia - A public health priority. 2017. https://www.who.int/mental_health/neurology/dementia/infographic_dementia/en/.

  1. World Health Organization. Dementia fact sheet. 2020. https://www.who.int/en/news-room/fact-sheets/detail/dementia.
  2. Alzheimer’s Association. What is Alzheimer’s disease. https://www.alz.org/alzheimers-dementia/what-is-alzheimers.

scopri di più su lundbeck

Ricerca e Sviluppo

La Ricerca e Sviluppo di nuovi trattamenti innovativi è al centro del nostro lavoro.

Il nostro impegno

Crediamo nel Progress in Mind, il nostro approccio centrato sui pazienti.

Sostenibilità

Attraverso la nostra strategia di sostenibilità, mitighiamo i rischi commerciali, riduciamo gli impatti negativi e, ove possibile, affrontiamo le sfide sociali.